(CINEMAGAZINE ONLINE) E’ NATO L’OSSERVATORIO INTERNAZIONALE ‘ROBERTO ROSSELLINI’ SULL’AUDIOVISIVO E LA MULTIMEDIALITÀ
L’Italia, per quanto riguarda il prodotto audiovisivo, esporta annualmente 20 milioni di euro, mentre la Gran Bretagna arriva a 600 milioni e la Francia a 100: questi dati, che fotografano per il nostro paese una realtà di certo poco soddisfacente, sono stati annunciati nel corso della presentazione alla stampa dell’Osservatorio internazionale ‘Roberto Rossellini’ sull’Audiovisivo e la Multimedialità, nato per iniziativa della Fondazione Fellini, presieduta da Francesco Gesualdi, in partnership con IsICult e la Luiss. Tra gli obiettivi dell’Osservatorio, un innovativo laboratorio di analisi, ricerca, monitoraggio e comparazione del mercato dell’audiovisivo, c’è proprio quello di ribaltare queste cifre, per valorizzare i prodotti nazionali ed essere più competitivi fuori dai confini. Come ha spiegato Gesualdi, «Il progetto è stato ideato per orientare la politica di internazionalizzazione del nostro prodotto. Purtroppo ci sono debolezza e improvvisazione alla base delle nostre industrie che non riescono ad imporsi in campo internazionale, nonostante il prodotto italiano piaccia all’estero». E per citare qualche esempio di successo, Gomorra è uscito nelle sale di 36 paesi, Il Divo e Caos calmo sono stati distribuiti rispettivamente in 20 e 12 paesi, nel 2008 alcuni episodi de ‘Il Commissario Montalbano’ sono stati trasmessi da Bbc e la fiction ‘Ris – Delitti imperfetti’ è stata comprata per l’adattamento francese. Nel piano d’intervento, dice poi Gesualdi, «Vogliamo puntare sui mercati asiatici, del Mediterraneo e del mondo arabo», anche per reperire «le risorse che sono diminuite con la crisi economica. Insomma, l’Osservatorio rappresenta un vademecum per le aziende per affrontare meglio la sfida del mercato. Gli interlocutori sono soprattutto gli addetti ai lavori e il mondo produttivo». Gli strumenti dei quali si servirà il laboratorio sono tre: un rapporto annuale sulla situazione del sistema audiovisivo e mediale del Paese, in prospettiva comparativa internazionale; un convegno internazionale di discussione soprattutto dei risultati di tale rapporto; una newsletter mensile di identificazione dei trend internazionali. Questi servizi sono messi a disposizione degli operatori gratuitamente ed entro la fine di marzo sarà on line un sito web, ospitato, nella sua fase iniziale, all’interno del sito della Fondazione Rossellini (www.fondazionerossellini.it).
L’Osservatorio si avvale della Direzione tecnica di Angelo Zaccone Teodosi (IsICult) e della Direzione scientifica di Paolo Boccardelli (Luiss), di una squadra di circa dieci ricercatori specializzati, di un Comitato Scientifico di 10 membri (tra gli altri, Milly Buonanno, Marco Mele, Gianluca Nicoletti, Alessandra Priante e Alessandro Usai) e di un Comitato d’Onore di 28 membri (tra i quali Carlo Lizzani, Pupi Avati, Gaetano Blandini, Roberto Cicutto, Giancarlo Leone, Carlo Nardello, Paolo Protti, Riccardo Tozzi). L’Osservatorio interagirà con altre strutture già attive in Italia, come l’Osservatorio Spettacolo del MiBac, l’Osservatorio Contenuti Digitali (promosso da Aidro, Aie, Anica, Cinecittà Luce, Fimi, Pmi e Univideo), l’Osservatorio della Siae e gli Osservatori Culturali regionali.