E’ NATO L’OSSERVATORIO SULL’AUDIOVISIVO E LA MULTIMEDIALITA’

E’ stato presentato questa mattina a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, l’Osservatorio Internazionale “Roberto Rossellini” sull’Audiovisivo e la Multimedialita’, promosso dalla Fondazione Rossellini per l’Audiovisivo. Di fronte ad una platea di operatori del settore e di giornalisti, il presidente della Fondazione Rossellini per l’Audiovisivo, Francesco Gesualdi ha illustrato gli obiettivi dell’Osservatorio, che si pone come iniziativa d’avanguardia per acquisire dati affidabili e analisi oggettive sulla politica culturale e l’economia mediale nazionale ed internazionale. L’Osservatorio Internazionale Roberto Rossellini sull’Audiovisivo e la Multimedialita’ e’ un nuovo ed innovativo laboratorio di analisi, ricerca, monitoraggio continuativo, comparazione internazionale, del mercato del cinema, della televisione, dell’audiovisivo, dei new media. L’Osservatorio della Fondazione Rossellini intende porsi come “think tank” indipendente sulle politiche culturali e le economie mediali, a livello internazionale, europeo, nazionale, regionale, fornendo dati incontrovertibili e analisi oggettive sulla situazione del settore, a livello nazionale e internazionale.

Gli strumenti dell’Osservatorio sono essenzialmente tre: un rapporto annuale; un summit internazionale; una newsletter mensile sui trend a livello internazionale. I servizi dell’Osservatorio verranno messi a disposizione della comunita’ degli operatori gratuitamente. Entro fine marzo 2010, sara’ on-line un sito web dell’Osservatorio Internazionale. L’Osservatorio si avvale della Direzione Tecnica di Angelo Zaccone Teodosi (IsICult) e della Direzione Scientifica di Paolo Boccardelli (Luiss), di un e’quipe di una decina di ricercatori specializzati, oltre che del supporto di un Comitato Scientifico (10 membri) e di un Comitato d’Onore (31 membri), formati rispettivamente da esperti qualificati e docenti universitari e dai rappresentanti delle maggiori istituzioni, associazioni e imprese nazionali. Hanno presentato l’Osservatorio, insieme al presidente Gesualdi, il direttore generale della Luiss Pier Luigi Celli, i due condirettori Zaccone e Boccardelli, ed il responsabile della comunicazione Alfredo Saitto. In occasione della presentazione, sono stati anticipati alcuni risultati delle ricerche in corso. Una prima stima dell’export dei programmi televisivi: il “made in Italy” televisivo produce solo 20 milioni di euro l’anno, a fronte dei 110 della Francia e dei 589 del Regno Unito. L’analisi dei fattori strategici, basata su un database di 2.000 film, sta evidenziando che gli attori sono piu’ importanti in Usa, che in Italia, rispetto al successo di un film, mentre in Italia ha notevole importanza il regista; in Usa, si contano 70.000 attori professionisti, in Italia l’Enpals registra ben 40.000 persone iscritte nei ruoli attoriali, ma i professionisti non arrivano a 10.000 (includendovi anche il teatro).

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